Quando leggete la check-list dell’avifauna italiana trovate un certo numero di specie ornitiche considerate accidentali perché osservate in via del tutto eccezionale, sovente provenienti da altri continenti o da regioni zoogeografiche lontane.
Il fenomeno degli uccelli accidentali tuttavia è reciproco per ogni angolo del pianeta, per questo motivo ho pensato di raccontarvi il ritrovamento di un Assiolo euroasiatico Otus scops (quello che vive da noi per intenderci) che è volato fino all’estremo oriente, in India.
Questo dato è stato publicato recentemente sulla rivista Indian Birds (2021) nell’ottobre scorso grazie ad un articolo di Yogesh Patel ed altri ricercatori.
L'Assiolo euroasiatico volato fino in India nel 2015
L’Assiolo in realtà, è stato trovato a Mumbai il 28 novembre 2015, in una residenza della colonia Sher-e-Punjab vicino a Gyan Ashram (19,13°N, 72,87°E).
Mobbato da un Corvo Corvus splendens, l’assiolo si è riparato in uno degli appartamenti per nascondersi.
Il povero Strigide esausto è stato salvato e tenuto sotto osservazione per un paio d'ore prima di essere rilasciato incolume.
L'India peninsulare ha due specie stanziali di assioli, l’indiano Otus bakkamoena e l'orientale Otus sunia (Grimmett et al. 2011).
L'Assiolo pallido Otus brucei è un migrante e durante l'inverno raggiunge facilmente il Maharashtra occidentale, ne esistono molti esemplari riconosciuti ufficialmente (Rasmussen & Anderton 2012).
L'Assiolo eurasiatico è considerato un accidentale di Mumbai ed era stato raccolto nell'ex "Bombay", nel settembre 1891 e nell'ottobre 1925.
Gli autori dell’articolo hanno mostrato grande perizia e attenzione per la determinazione per il rischio di incappare in un errore di valutazione della specie.
Vi riporto alcune considerazioni riportate nell’articolo, che sono utili a comprendere l’approfondito metodo di comparazione delle informazioni per riuscire a discriminare una specie, tra assioli che non sono poi così diversi a prima vista.
L’Assiolo ritrovato aveva un piumaggio complessivamente bruno-grigiastro, becco nero e prominenti iridi gialle in contrato l’Assiolo indiano che ha l’iride più scura e un bordo nero prominente sul disco facciale (Rasmussen & Anderton 2012).
Le aree scure e pallide nella parte posteriore della testa rinvenute nell'individuo, sono peculiari dell’Assiolo eurasiatico Otus scops rispetto al simile Assiolo orientale e pallido (Chandran et al. 2016).
L'osservazione delle piume del tarso determinano un margine netto, terminando alla base delle dita dei piedi.
Negli assioli pallidi la copertura del piumaggio nei tarsi è molto lunga tale da raggiungere il fondo della zampa e formando un margine ruvido, e negli assioli orientali le piume raggiungono a malapena l'articolazione tarsale (Rasmussen & Anderton 2012).
Anche la formula alare dell’assiolo ritrovato concorda con i caratteri chiave dell'Assiolo eurasiatico. Ovvero la remigante primaria 1 ha la stessa lunghezza della primaria 4 che è molto più lungo della primaria P6.
Al contrario di quanto rilevato nelle altre due specie che possono creare a prima vista una certa confusione: la remigante P1 è pressoché uguale alla P6 nell’assiolo pallido.
La remigante P1 è molto più corta della P6 negli assioli indiani e orientali.
Ala dell'assiolo euroasiatico rinvenuto per verificare la formula alare.
Tutti questi suggerimenti inducono gli autori a considerare l’individuo ritrovato un Assiolo eurasiatico (Chandran et al. 2016).
I limiti degli areali indiani rispetto agli spostamenti degli assioli che vivono in occidente rimangono incerti.
Una fotografia del Bhimashankar Wildlife Sanctuary nel Maharashtra è stata identificata erroneamente come Assiolo eurasiatico sul sito web Oriental Bird Images.
Un altro assiolo che è stato fotografato nel Maharashtra e identificato erroneamente, è stato pubblicato sulla copertina di Hornbill (ottobre-dicembre 2014) come Eurasian Scops.
Entrambi gli individui sono stati riclassificati come assioli pallidi in quanto non avevano toni rossicci da nessuna parte sul corpo, erano uniformemente grigi, avevano facce lisce non screziate e avevano parti inferiori striate e non sbarrate (Chandran et al. 2016).
Considerando gli uccelli precedentemente raccolti da Mumbai nel settembre 1891 e nell'ottobre 1925 (Ali & Ripley 1981), questa è l'unica documentazione fotografica ben documentata dell'assiolo eurasiatico del Maharashtra nell’arco di oltre 90 anni.
Un bell’articolo quello scritto dagli amici gufologi indiani, che ci addestra a prestare attenzione a ciò che guardiamo.
Tutte le immagini sono di Yogesh Patel, anche autore dell'articolo, citato in fondo alla bibliografia.
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Bibliografia
Ali, S., Ripley, S. D., 1981. Handbook of the birds of India and Pakistan together with those of Bangladesh, Nepal, Bhutan and Ceylon. Stone Curlews to Owls. 2nd ed. Delhi: (Sponsored by Bombay Natural History Society.) Oxford University Press. Vol. 3 of 10 vols. Pp. I–XVI, 1–327.
Grimmett, R., Inskipp C., T. Inskipp, 2011. Birds of the Indian Subcontinent. 2nd ed. London: Oxford University Press & Christopher Helm. Pp. 1–528
Patel Y., Shreya S., Swapnil G., Prabhu S, Dubbi K, 2021. A Eurasian Scops Owl Otus scops in Mumbai, Maharashtra. Indian Birds Vol. 17(5):151-154.
Rasmussen, P. C., & Anderton, J. C., 2012. Birds of South Asia: the Ripley guide. 2nd ed. Washington, D.C. and Barcelona: Smithsonian Institution and Lynx Edicions. 2 vols. Pp. 1–378; 1–683
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