I fuochi d'artificio sono una tradizione planetaria molto radicata in diverse culture per celebrare eventi speciali, ma il loro impatto sulla fauna selvatica è spesso trascurato.
A volte sentiamo dire o leggiamo che gli spettacoli pirotecnici possono essere dannosi per la fauna ma le ricerche latitavano. La scienza, tuttavia, sta cominciando a dedicarsi ad analizzare la relazione esistente tra gli spettacoli pirotecnici e lo stress generato sulla fauna selvatica. In questo articolo vi forniamo qualche informazioni più circostanziata frutto di analisi sviluppare in modo scientifico.
Uno studio condotto nei Paesi Bassi, pubblicato pochi mesi fa su Frontiers in Ecology and the Environment, ha rivelato l'effetto devastante dei fuochi d'artificio di Capodanno sulle popolazioni di uccelli, evidenziando la necessità di misure di mitigazione per proteggere la biodiversità.
Utilizzando dati radar meteorologici e conteggi sistematici degli uccelli, i ricercatori hanno quantificato la risposta di fuga degli uccelli ai fuochi d'artificio sincronizzati di Capodanno. I risultati sono stati sorprendenti: il numero di uccelli in volo durante la notte di Capodanno era circa 1000 volte superiore rispetto alle notti normali.
In media, sono stati registrati 384.000 uccelli in volo contemporaneamente in risposta ai fuochi d'artificio nell'area di studio.
La risposta di fuga era più pronunciata entro i primi 5 km dai fuochi d'artificio, ma gli uccelli rimanevano in volo a densità elevate fino a 10 km di distanza!
Questo dimostra la pervasività del disturbo causato dai fuochi d'artificio, che si estende ben oltre le aree urbane in cui vengono tipicamente utilizzati. Addirittura, è stata osservata una risposta di fuga degli uccelli anche a 9 km di distanza dai fuochi d'artificio, probabilmente a causa dei movimenti degli uccelli limicoli influenzati dalle maree nel Mare di Wadden.
L'habitat ha svolto un ruolo cruciale nella risposta degli uccelli.
Gli uccelli che abitano aree agricole, specchi d'acqua e zone umide hanno mostrato una risposta di fuga più intensa rispetto a quelli che vivono in foreste e habitat semi-aperti.
Questa differenza è probabilmente legata alla maggiore presenza di specie di grandi dimensioni in habitat aperti, come oche, anatre e gabbiani, che sono più sensibili ai disturbi e tendono a fuggire a distanze maggiori.
La ricerca ha dimostrato che la risposta di fuga aumenta con la copertura di aree agricole, specchi d'acqua e zone umide, mentre diminuisce con la copertura di foreste e habitat semi-aperti.
Le specie di uccelli più grandi sono generalmente più sensibili ai disturbi e iniziano il volo a distanze maggiori rispetto alle specie più piccole.
Questo è probabilmente dovuto al fatto che le specie più grandi hanno maggiori difficoltà a trovare rifugio dai fuochi d'artificio e sono più facilmente individuabili dai predatori quando sono in volo.
Un altro fattore da considerare è che il suono e la luce prodotti dai fuochi d'artificio si propagano più facilmente in habitat aperti, aumentando il potenziale di disturbo per gli uccelli che vi abitano.
Lo studio ha dimostrato che l'effetto dei fuochi d'artificio non si limita all'immediata risposta di fuga.
Gli uccelli rimangono in volo per un periodo che va dai 45 minuti a 1 ora dopo la detonazione dei fuochi d'artificio, con un conseguente aumento del dispendio energetico.
Questo può avere conseguenze negative sulla loro capacità di alimentarsi e riprodursi, soprattutto durante l'inverno quando le risorse sono limitate. Inoltre, è stato osservato che le oche disturbate dai fuochi d'artificio di Capodanno hanno aumentato il loro tempo di foraggiamento fino al 10% per almeno 11 giorni successivi, a dimostrazione di un notevole fabbisogno di compensazione energetica.
Oltre all'aumento del dispendio energetico, i fuochi d'artificio possono causare stress e interrompere i modelli di sonno degli uccelli, anche in luoghi riparati come i nidi nelle cavità degli alberi.
Questi effetti a lungo termine possono influire sulla salute e la sopravvivenza degli uccelli. Lo stress, misurato attraverso la frequenza cardiaca e la temperatura corporea, può rimanere elevato per diverse ore dopo la cessazione dei fuochi d'artificio.
I risultati di questa ricerca evidenziano la necessità di ripensare il nostro utilizzo dei fuochi d'artificio. La creazione di zone cuscinetto prive di fuochi d'artificio intorno alle aree protette, la centralizzazione dei fuochi d'artificio nei centri urbani e la riduzione drastica del loro utilizzo sono misure cruciali per mitigare l'impatto di questa forma di disturbo sulla fauna selvatica. In particolare, la creazione di zone prive di fuochi d'artificio dovrebbe essere prioritaria intorno alle aree utilizzate da specie di grandi dimensioni, che sono più sensibili ai disturbi.
È importante sottolineare che la salute e il benessere degli animali sono strettamente legati alla nostra responsabilità di gestire in modo sostenibile le nostre attività. La bellezza di uno spettacolo pirotecnico non dovrebbe avere un costo così alto per la biodiversità del nostro pianeta.
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bibliografia
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prima dei saluti di buon anno ...
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